Museo Diffuso Torino
Uno dei ruoli del museo è quello di conservare testimonianze della storia della società: il museo non contiene solo oggetti ma si occupa del patrimonio culturale a 360°, e la memoria è parte integrante di questo patrimonio.
Proprio come il ruolo del museo non si esaurisce nella conservazione degli oggetti, anche la memoria non va solamente conservata: oggi ci sono strumenti che consentono di “vivere” la memoria partecipando alla sua conservazione e promozione.
Come il resto del patrimonio culturale di cui fa parte, la memoria va promossa in modo adeguato.
Grazie alla Rete tutte queste operazioni – conservazione, promozione, partecipazione – hanno acquisito, e tuttora stanno acquisendo, nuove forme: basti pensare alla digitalizzazione delle collezioni e alla condivisione di queste con un pubblico mondiale oppure il successo di archivi multimediali online.
Questa “mediamorfosi” ha aperto nuove modalità di fruizione dei contenuti (Paini):
- Tutto il nostro patrimonio culturale sta acquisendo nuove forme e nuove modalità di fruizione
- Siamo passati dall’era della riproduzione tecnica (Walter Benjamin) all’era della riproducibilità digitale
- Questo passaggio ci offre la possibilità di “vivere ciò che viene digitalmente riprodotto”
- non tanto e non solo in riferimento agli artifici digitali, che ci possono consentire un’immersione virtuale nella “memoria”
Un esempio in questo senso è “Il Museo Audiovisivo della Resistenza di Massa Carrara e La Spezia”. Il museo, nato nel 2000 e situato a Prade di Fosdinovo (MS), utilizza tecnologie multimediali per coinvolgere il pubblico e spiegare le lotte partigiane.
Museo Audiovisivo della Resistenza
Paolo Pezzino, professore ordinario presso la Facoltà di Storia dell’Università degli Studi di Pisa, spiega chiaramente modalità e obiettivi del progetto:
Il museo di Fosdinovo non è solo un luogo di conservazione della memoria storica dei protagonisti di quell’epoca, dato che l’interattività consente al visitatore di incontrare e organizzarsi un suo proprio percorso, invitandolo ad interagire con racconti, fotografie, filmati; non è stato organizzato secondo canoni museali tradizionali e rappresenta la fusione di un’antica tradizione orale con le più moderne tecnologie audiovisive
E’ evidente l’intenzione di andare oltre il semplice ricordo della nostra storia, adottando nuovi codici per comunicare la storia: libri virtuali che il visitatore può sfogliare, animazioni video e audio che propongono interviste e approfondimenti ai protagonisti, la compresenza di immagini, volti e voci narranti.
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