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Posts Tagged ‘IMA Museum’

L’Indianapolis Museum of Art ha deciso di utilizzare il web per dare nuova luce a opere attualmente non esposte, contenuti presenti in magazzino, oppure opere esposte ma non nelle collezioni principali. Non si tratta semplicemente di mostrare sul sito queste opere, ma di “raccontarle” con connessioni nuove, magari divertendosi un po’ (soprattutto lato staff) aggiungendo una buona dose di interattività. Tutto questo si trova nella sezione Interact del sito.

Tra i giochi presentati, proprio in questi giorni mi sono imbattutto in questa vera e propria griglia da playoff! In pratica il museo propone delle sfide tra opere agli utenti che su Facebook, con l’applicazione “Question”, decidono quale mandare al turno successivo. Un gioco in tutto e per tutto, presentato e comunicato utilizzando il tone of voice proprio delle sfide sportive.

Ne ho già parlato spesso, ma la bravura e l’attenzione alla comunicazione da parte dello staff si intuisce bene nella splendida dashboard che presenta i dati aggiornati del museo. Da non perdere.

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Non dimenticate di tenere d’occhio il blog http://conference.archimuse.com sia per le tante offerte di lavoro in ambito museale (che ne dite di Web Developer: Guggenheim Museum, New York?) sia perchè hanno iniziato a pubblicare le slide delle presentazioni tenute all’ultima edizione di Museums and the Web.

Questo il canale Slideshare in cui le trovate tutte.

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MoMA > Meet Me

Per approfondire l’utilizzo dei nuovi media in ambito culturale, è utile iniziare ad esplorare quello che hanno realizzato i musei e le istituzioni premiate alla confernza Museums & Web 2010 che si è tenuta a Denver.

Trovate qui, la lista completa.

Per la categoria Education ha vinto il MoMA con il progetto Meet Me, per rendere l’arte accessibile ai malati di Alzheimer.

The MoMA Alzheimer’s Project is the nationwide expansion of MoMA’s art and dementia programs, including Meet Me at MoMA, the Museum’s outreach program for individuals living with Alzheimer’s disease and their caregivers. Funded by a major grant from MetLife Foundation, the project broadens the reach of these programs through the development of resources that can be used by museums, assisted-living facilities, and other community organizations serving people with dementia and their caregivers.

Molto interessante anche il progetto che ha vinto nella categoria Exhibition (Honourable mention): PhilaPlace. Il progetto realizzato da The Historical Society of Pennsylvania, unisce una grafica accattivante, contenuti multimediali e interattività:

It is an interactive and deeply interpretive site that connects stories to places across time in Philadelphia’s neighborhoods, creating an enduring record of the city’s heritage. The site weaves stories shared by ordinary people of all backgrounds with historical records to present an interpretive picture that captures the rich history, culture, and architecture of its neighborhoods – past and present.

Un award per la categoria Exhibition è andato anche al MoMa per il website dedicato alla mostra Bauhaus: davvero notevole, con belle immagini, slideshow, testi chiari e che compaiono al semplice passaggio del mouse.

Se vi interessa il dicorso “podcast”, in questa categoria ha vinto il progetto di audio on demand del National Museum of Australia.

Per quanto riguarda l’utilizzo dei social media ha vinto un museo di cui abbiamo parlato più volte: Picasso Museum.
L’attività online del museo si dispiega su moltissimi presidi, ma qui vi riporto una presentazione del blog:

Behind-the-scenes blog, with plurality of museum staff voices, explaining processes more than results: assembly of exhibits, online collection, communication campaigns, restoration work, etc. All trilingual Spanish-Catalan-English. Readers’ comments are more frequent in the Catalan or Spanish versions (we’re in the process of merging comments of the three languages). In six months the blog has had more than 50.000 reads

Un riconoscimento di prestigio è andato anche a quel favoloso progetto che è ArtBubble, realizzato da Indianapolis Museum of Art.

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IMA - Indianapolis Museum of Art

Chi sarà il fortunato nuovo blogger dell’Indianapolis Museum of Art (IMA)?

Il contest online, iniziato il 6 gennaio scorso, vede ora 5 finalisti: il 24 marzo 2010 sarà annunciato il vincitore.

Nel corso delle ultime 5 settimane i finalisti dovevano realizzare dei post che rispondessero alle seguenti domande:

Tell us a little about yourself.
Tell us a story. We want to know how good your yarn-spinning skills are, so give your best anecdote involving an experience you’ve had at the museum.
Why should you be an IMA blogger?

Trovate tutte le loro realizzazioni qui:  chi scegliete fra Katie Neville, Heather McAlister, Jenni Clarkson, Crystal Hammon, Jessica Hancock?

Vi lascio con una piccola domanda: il sito dell’IMA è stato da poco ridisegnato, che c’è di nuovo sul fronte social media?

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Maxwell Anderson website

Mr. Anderson dal 2006 è CEO dell’ Indianapolis Museum of Art, e qualche settimana fa è stato eletto, dal blog New Curator, “Person of the Year” per il suo fantastico lavoro.

Tanto per iniziare Anderson è l’ideatore di ArtBabble (vedi anche “ArtBabble: l’arte attraverso i video”) e Amico, due progetti internazionali  di digital media libraries per video e immagini: non solo, provate a guardare la parte Interact dell’IMA Museum.

La presenza web del museo è dispiegata su tantissimi canali: presidi social, iTunes U, IMA Blog (Niente male: Behind the Scenes with IMA’s New Website).

Navigando tra i profili si intuisce chiaramente la passione per i new media e la voglia di presentare ogni volta un lavoro ben fatto. In questo senso guardate come comunica i numeri del museo.

IMA Museum Dashboard

Il dashboard è immediato e di facile consultazione: un bel modo di condividere le stats del museo!

Molto comoda anche la possibilità di cercare all’interno delle collezioni attraverso i tag inseriti dagli utenti.

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