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Posts Tagged ‘Musei’

Ho condiviso spesso risorse e presentazioni relative allo scenario mobile in ottica museale: l’argomento è appassionante e ricco di continue evoluzioni.

Con colpevole ritardo, però, oggi segnalo l’approfondita presentazione che Matteo Bellini, project manager presso Dr.O-one, ha tenuto la scorsa settimana in occasione del Seminario residenziale Museimpresa – MUSEO E ARCHIVIO 2.0 Social network e interattività per musei e archivi d’impresa.

Il suo intervento si intitola appunto Mobile Museum 2.0 – Stay in touch with your audience.

L’analisi presenta numeri e stime di diffusione della tecnologia mobile nel mondo e in italia, oltre ad esplorare le dimaniche di engagement, l’augmented reality, la geolocalizzazione e un nuovo approccio al mondo delle informazioni, presentando numerose case history italiane ed internazionali.

Molto interessante l’analisi separata dell’ambiente tablet.

Cliccate sull’immagine qui sotto per andare alla presentazione su Prezi.

Clicca sull'immagine per andare alla presentazione

Un lavoro ben fatto, completo e critico verso un universo ancora in parte da esplorare.

Bravo Matteo!

Colgo anche l’occasione per segnalarvi l’imminente evento Museum & Mobile (24/26 ottobre 2011).

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Di seguito le slide realizzate da Jim Richardson in occasione di Museum Next 2011.
How to get people to talk about your Museum

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Jim Richardson @ Museum Next - Clicca sul'immagine per vedere la gallery Flickr

Museum Next (Follow #museumnext) è una delle conferenze più importanti d’Europa nella quale ci si confronta sull’approccio digitale di musei e istituzioni culturali (ma il raggio d’azione va molto oltre l’online).
Chi segue il  mio blog sa che di Jim Richardson, l’ideatore, e di Museum Next, ho parlato molto spesso anche nei mesi passati. Gli spunti di discussione offerti da Jim sono sempre notevoli.

Oggi si è tenuta a Edimburgo il primo giorno di incontri che si concluderanno domani. Se, come me, siete immersi nel lavoro e non riuscite a seguire, vi consiglio di gustare con calma i post dei ragazzi di BAM che sono live sul posto (che invidia!).

Grazie al loro microblogging via Facebook, io questa sera ho potuto ri-scoprire l’intero programma della giornata “filtrato” dalle loro utili considerazioni: credo che farò così anche domani.

L’appuntamento è, quindi,  sulla pagina Facebook di BAM – Bologna Art Managers!

Un saluto va anche a Luca Melchionna del Mart che credo sia pure lui all’evento! Una cosa è certa: tutta questa attenzione all’innovazione in ambito culturale non può che farci bene, come Paese. Bravi ragazzi!

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Se ve li siete persi ecco qui gli ultimi tre post che ho realizzato per Ilfattoquotidiano.it:

“Viaggio nel tempo attraverso gli oggetti”

“La Tate e Ai Weiwei, tra Internet e censura

Cosa fanno i musei italiani sul web?

Buona lettura!!

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Dal 6 al 9 aprile 2011 si tiene a Philadelphia (USA) l’edizione 2011 di Museums and the web. Come sempre, saranno presentati i più interessanti progetti in ambito cultura & new media, con speaker da tutto il mondo.
Ovviamente tutti i paper si possono scaricare e leggere con comodo.

Per seguire l’evento in tempo reale su Twitter l’hashtag dell’evento è #mw2011, mentre il profilo è twitter.com/museweb.

I contenuti sono davvero tanti, ma tutti gli anni si eleggono i Best of the Web in diverse categorie. Qui, quelli in corsa per i premi di quest’anno.

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Il grido d’aiuto è quello della cultura. In Italia come in Inghilterra.
Inglese è infatti un’iniziativa digitale contro i recenti tagli alla cultura da parte dell’attuale coalizione di governo di Downing Street.
Su Twitter attraverso l’hashtag #savemuseums (ringrazio Linda per la segnalazione) i cittadini sono invitati a comunicare l’importanza di musei e istituzioni culturali per la loro educazione, per l’esistenza, insomma per spiegare come la cultura aiuti a vivere meglio: i tweet già pubblicati sono spesso splendidi, la campagna ha visto adesioni illustri e io mi associo a Giulia Simi perchè prenda piede anche nel nostro paese questa iniziativa.
Forse qui Twitter non è ancora uno strumento così potente come in altre realtà: tuttavia si potrebbe declinare un’azione del genere anche su Facebook, condividendo e consigliando a tutti i vostri amici il museo che preferite o quello più a rischio.

Sulle difficoltà dei musei nel nostro paese c’è anche un bell’articolo sull’attuale numero dell’inserto D di Repubblica.

Un altro grido d’aiuto lo chiede il progetto educativo Smarthistory, che ha l’obiettivo di creare un web-book di storia dell’arte gratuito e accessibile per tutti e che possa essere utilizzato da tutte le scuole, contribuendo a rendere più immediato e stimolante lo studio di alcune opere.

Smarthistory.org is a free and open, not-for-profit, art history textbook. We use multimedia to deliver unscripted conversations between art historians about the history of art. We are seeking contributors—especially for canonical non-Western material and other survey topics not yet covered. We welcome comments, feedback and corrections.

Il progetto, nato nel 2005, ha approfondito 368 opere e realizzato più di 300 video. Tra i fondatori del progetto c’è Beth Harris: date un’occhiata al suo canale Youtube!

Smarthistory tuttavia per continuare nella produzone di video di qualità sull’arte ha bisogno di fondi: ecco quindi l’apertura di una campagna fondi su Kickstarter, la più grande piattaforma online per la raccolta fondi per progetti creativi.

Ecco il video che presenta la compagna.

WHY WE NEED YOUR HELP

We have so much great content — but we need to create at least 100 more videos in order for Smarthistory to be a truly viable alternative to the survey textbook. Every $100 contribution from you makes one more video possible. And because Smarthistory.org is a 501(c)3 organization, your contribution may also be tax-deductible (please consult your tax advisor).

Trovate tutte info qui.

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2010 Horizon Report: Museum Edition

Vi segnalo una risorsa, scaricabile gratuitamente in pdf, che offre una sorta di panoramica sulle tecnologie emergenti nell’attività museale (mobile, social media, augmented reality, location-based services, gesture-based computing, the semantic web): 2010 Horizon Report: Museum Edition.

The first report in the series to look at emerging technologies for museum education and interpretation

Relativamente all’attività sui Social Media, tra pagina 13 e pagina 15 trovate molte case history e qualche risorsa da leggere molto interessante.

Buona lettura!

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Per chi, come me, ha perso l’appuntamento “Surfing and walking: i musei e le sfide del 2.0” consiglio vivamente la lettura del post Complexity vs Technology, pubblicata su Diversamente Agile.
Una review (ma non solo) dell’incontro in cui Luca Melchionna racconta diverse criticità che condivido ampiamente.

When negotiating with italian museum directors and curators, the idea that the web2.0 is a move to “catch up with technology” and “reach out to young people” might be very effective in the beginning. It may be the key to at least start doing something. However, there is a downside: in italian culture, “technology” and “youth” share a common problem: they are perceived as fashionable, disposable items, and portrayed by virtually all media (including high-quality newspapers) as “something detached from reality”. In order to be perceived as taking part in the spirit-of-your-time, right now, in Italy you need to be old and anti-technology. This says a lot about the mess we’re in in the Bel Paese.
In our culture it is perfectly acceptable to declare you despise technology and get away with an image of charme, originality and self-confidence. This applies to popular culture, to conservative petite bourgeoisie and even to leftist radicals.

Questo è solo un breve estratto, il post è molto corposo e offre diverse utili considerazioni per appronfondire la discussione in merito all’utilizzo della tecnologia all’interno dell’ambiente museale.
Per fortuna sono nati blog, soprattutto di addetti ai lavori, che hanno contribuito se non altro a sviluppare un costruttivo confronto in questo senso: nel mio piccolo, alcune delle interviste raccolte presso diversi musei italiani testimoniano che all’interno di questi ci sono persone che intendono la tecnolgia come una reale opportunità.

Di seguito la presentazione di Luca.

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Anthologize

Vi segnalo uno strumento utile per esportare il vostro blog (se lavorate su WordPress) in un eBook, in modo comodo e con un risultato soddisfacente: Anthologize
Ne ho scritto qui, qualche giorno fa: in sostanza si tratta di un plug-in che, una volta installato, ci consente di organizzare i post del nostro blog in un eBook dai diversi formati: pdf, TEI, ePUB. 

Lo strumento è interessante soprattutto per i blog didattici (sono molti infatti i professori che organizzano il materiale all’interno di un blog) ma anche, ad esempio, per blog di curatori e musei: e proprio a questi è dedicato uno spazio all’interno della sezione case studies.

Che ne dite?

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La Fondazione Fitzcarraldo, in collaborazione con il Salone DNA, organizza un convegno internazionale assolutamente da non perdere per tutti gli appassionati di musei e nuovi media:

Surfing and walking: i musei e le sfide del 2.0

L’evento avrà luogo a Torino il 2 ottobre prossimo come programma satellite di Artlab10.

Il programma si concentrerà sull’utilizzo che i musei stanno facendo di alcuni strumenti che Internet mette a disposizione (siti web istituzionali, social network, mondi virtuali, aggregatori di contenuti, blogosfera) per avvicinare nuovi pubblici, per fornire modalità aggiuntive di accesso ai contenuti museali, per preparare e migliorare l’esperienza di visita, per favorire l’approfondimento e agevolare le diverse necessità di apprendimento. Sarà l’occasione per presentare casi ed esperienze internazionali e nazionali.

Tra gli addetti ai lavori che parteciperanno c’è Luca Melchionna dell’Ufficio Stampa del Mart (intervistato nei mesi scorsi anche da fucktorymuseum), Alessandro Isaia (Responsabile Comunicazione e Marketing, Fondazione Torino Musei), Carlotta Margarone (Assistente Curatore, Palazzo Madama, Torino), Christian Ghiron e Giuseppe Ariano (Ministero per i Beni e le Attività Culturali), e nomi internazionali come Diane Drubay, (Fondatrice di http://www.buzzeum.com, Francia), Jim Richardson (Amministratore Delegato, SUMO, “I like…museums” Il portale dei musei del Nord-Est, Uk) e niente di meno che Shelley Bernstein (Direttrice del Dipartimento di Tecnologia, Brooklyn Museum, NY) che sarà anche protagonista di un incontro nel pomeriggio “A tu per tu con Shelley Bernstein”.

Io ci sarò e sarà davvero un piacere incotrare alcuni dei nomi sopra citati, di cui ho scritto spesso in questo blog. Ringraziando Laura per la preziosa segnalazione, rimando qui per tutte le info.

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