Continua la sua marcia in modo inarrestabile: nuova fase e numeri sempre più impressionanti per il progetto Google Art Project, che rende disponibili opere in alta definizione con un solo click, oltre ad una serie di altre funzioni di aggregazione e condivisione. (Leggi anche Virtual Tour/2: Google Art Project)
151 musei in 40 paesi oltre 6.000 artisti piu’ di 32.000 opere
Al momento per l’Italia ci sono gli Uffizi di Firenze e proprio recentemente si sono aggiunti al progetto i Musei Capitolini di Roma.
Prima di perdervi fra capolavori, gallerie e artisti, date un’occhiata al canale youtube dedicato al progetto: trattandosi di Google, i video “how-to” non sono niente male!
La settimana scorsa ho fatto giusto in tempo a parlare di Virtual Tour che il giorno dopo scopro l’immenso progetto di Google: Art Project.
Diciamo subito che le potenzialità del colosso di Mountain View sono qui espresse ai massimi livelli: utilizzo della tecnologia Street View, risoluzioni HD impressionanti, e la possibilità di crearsi la propria collezione di opere.
Questi i musei che per adesso fanno parte del progetto:
Alte Nationalgalerie, Berlin – Germany
Freer Gallery of Art, Smithsonian, Washington DC – USA
The Frick Collection, NYC – USA
Gemäldegalerie, Berlin – Germany
The Metropolitan Museum of Art, NYC – USA
MoMA, The Museum of Modern Art, NYC – USA
Museo Reina Sofia, Madrid – Spain
Museo Thyssen – Bornemisza, Madrid – Spain
Museum Kampa, Prague – Czech Republic
National Gallery, London – UK
Palace of Versailles – France
Rijksmuseum, Amsterdam – The Netherlands
The State Hermitage Museum, St Petersburg – Russia
State Tretyakov Gallery, Moscow – Russia
Tate Britain, London – UK
Uffizi Gallery, Florence – Italy
Van Gogh Museum, Amsterdam – The Netherlands
Per un’analisi attenta del servizio vi rimando al bel post su Excenetrica.
Al di là delle splendide soluzioni visuali, personalmente trovo molto interessate la sezione info visualizzabile sia relativamente al museo sia per la singola opera d’arte: un lavoro niente male.
Come si vede dall’elenco, l’Italia è rappresentata dagli Galleria degli Uffizi.
La Galleria degli Uffizi e Parallelo hanno collaborato con Google per la realizzazione del progetto Google Art Project. Il progetto porta la tecnologia di Google Street View nelle gallerie d’arte, consentendo agli utenti di passeggiare virtualmente nelle sale di alcuni dei musei più famosi del mondo. In pochi click, è possibile visitare 35 sale della Galleria degli Uffizi, e vedere nei minimi dettagli uno dei 73 capolavori selezionati come, ad esempio, la Nascita di Venere del Botticelli. Google Art Project consente di esplorare le 385 sale dei 17 musei presenti per un totale di più di 1.000 immagini ad alta risoluzione e di creare e condividere la propria collezione di capolavori. (Polo Museale Fiorentino)
Nuovo servizio in casa Google, per effettuare ricerche attraverso le immagini: l’applicazione, chiamata Goggles, è disponibile per gli Android phones.
Il progetto è molto interessante, anche se è ancora alle fasi iniziali e non sicuramente perfetto. Comunque sia, se da ora in poi vedete un quadro e desiderate saperne di più, basterà puntare la fotocamera del vostro telefonino.
Ecco un’immagine esplicativa.
Goggles > Artwork
Che c’è di nuovo rispetto ad altri servizi simili?
Goggles also uses location information to help identify objects, but its ability to recognize millions of images opens up new possibilities. “This is a big step forward in terms of making it work in all these different kinds of situations,” said Jason Hong, a professor at the Human Computer Interaction Institute at Carnegie Mellon University. (NYT)
Ho già scritto più volte che nel campo dei new media applicati ai musei, il rischio di cadere in pure e inutili lezioni di stile “tecnologico” è alto: in questo senso è interessante la riflessione di NewCurator relativamente alle azioni che Google ha intrapreso con alcuni musei.
Vi ricordate le iniziative con Prado e Iraq museum? No?
Durante un caldo lunedì sera mi sono imbattuto in qualche articolo interessante, che tratta in vario modo il rapporto tra nuovi media e cultura.
Il primo (datato gennaio, ma non so perchè me lo sono trovato recentemente tra i reader) si intitola “Google Earth entra nel Prado. I capolavori ad alta definizione”. 14 capolavori ospitati dal Museo sono visibili nei minimi dettagli grazie a 8200 fotografie scattate ad altissima risoluzione. Qui, il video del progetto.
Oltre a questo vi segnalo due articoli presenti all’interno dell’ultimo numero di Affari e Finanza (quello del 13 luglio 2009). Inserisco i due screenshot e non i link, perchè nel giro di poche settimane non saranno più disponibili online e se non avete preso il giornale non li troverete più.
British Library riunifica sul Web tutti i testi biblici più antichi