Ecco qua due importanti segnalazioni che avrei dovuto scrivere tempo fa ma che, per un motivo o per l’altro, erano rimaste nel cassetto.
La prima segnalazione (grazie Prisca!) riguarda il MAXXI e il progetto 1art. Cos’è?
In sostanza basta fare uno squillo con il proprio cellulare per ottenere online tutte le informazioni circa una mostra o un evento.
Il MAXXI sperimenta in anteprima mondiale una nuova modalità di fruizione delle opere esposte grazie a 1ring, il contenitore virtuale che ti permette di conservare tutto ciò che vedi e che ti interessa.
Il lancio del progetto è stato legato alla mostra e agli eventi estivi di YAP MAXXI, lo Young Architects Program realizzato in collaborazione con il MoMA e il MoMA PS1 di New York. A ogni progetto esposto in mostra e a ogni evento estivo è stato associato un numero 1ring che, grazie a uno squillo gratuito, permette al visitatore di ricevere tante informazioni nella lingua desiderata e a costo zero.
Per saperne di più andate qui!
Se vi interessa scoprire l’attitudine digital del MAXXI, trovate la mia intervista qui.
La seconda segnalazione riguarda l’evento MuseumNext, avvenuto il 26 e 27 maggio: avevo già scritto qui dello splendido lavoro di microblogging realizzato dai ragazzi di BAM.
Ora vi consiglio le interessanti riflessioni sull’evento di Davide Baruzzi, che trovate su Fizz. Qui di seguito alcuni spunti dal suo documento. Bravo Davide!!
L’elemento ricorrente che ci ha piacevolmente sorpreso è stata la tendenza di ogni relatore a definire il successo tramite la qualità e il livello dei pubblici coinvolti: per tutta la durata della conferenza, le parole chiave sono state participation, planning, audience development.
[…] ogni progetto presentato era caratterizzato da una genesi non legata a un’idea estemporanea, bensì a solide basi di project management. Molti dei partecipanti non hanno aperto nemmeno una fanpage su facebook senza prima avere una motivazione pratica a giustificarla, senza un progetto in cui si stabilissero degli obiettivi.
[..] abbiamo notato una fortissima (davvero, fortissima!) tendenza a responsabilizzare l’istituzione culturale nei confronti dei suoi pubblici.
MuseumNext è stata una convention di operatori museali in cui si poteva dire marketing, si poteva dire network e si poteva dire report senza fare arrabbiare nessuno, al contrario, tali parole sono state portate avanti a difesa del diritto pubblico alla cultura. Una cultura che vuole e cerca attivamente una sua legittimazione sui numeri, e non ha paura di doversi giustificare.
I social media stanno portando avanti una rivoluzione, che, insieme alle insidie, offre grandi opportunità agli operatori culturali, ma occorre saper rischiare di più.
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