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Posts Tagged ‘audioguide’

Se ne parlava da molti mesi (il progetto credo sia durato 2 anni tra sviluppo e test) ma adesso è realtà: il Louvre, il museo più visitato al mondo, è sbarcato sulla consolle portatile Nintendo 3DS.
Ne avevo scritto già alla fine del 2011 in questo post (Louvre: nuovo sito web e … Nintendo in arrivo!) e proprio in questi giorni il via al progetto è stato ripreso dalle testate di mezzo mondo.

Per capire funzionamento ed evoluzione del progetto consiglio l’articolo uscito su Repubblica qualche giorno fa e ancora presente online, a cura di Jaime D’Alessandro: Super Mario va al Louvre la Gioconda è un videogame.
Il 3DS diventa così una guida del museo, con 2 percorsi tematici, audio in 7 lingue e 700 immagini caricate:

Al Louvre invece hanno scelto il 3DS. Eccoci quindi con la console attaccata al collo e collegata a un paio di cuffie: sullo schermo tattile inferiore appaiono menu e mappe cosparse di icone, in corrispondenza delle opere più importanti; su quello superiore le immagini (700 in totale), le animazioni e i testi. Poi c’ è la voce della guida, disponibile in sette lingue (italiano compreso)

Per scoprire tutte le funzionalità in dettaglio dell’audioguida Louvre – Nintendo 3DS, c’è anche il post completo sul sito italiano di Nintendo.

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Grazie a qualche ora di relax a disposizione ho esplorato i paper dell’ultimo Museums and the Web 2011.
Tra i tanti che mi hanno colpito ne segnalo uno che spero possa essere utile anche a Davide, uno studente dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, al quale faccio un in bocca al lupo per la sua tesi sui dispositivi mobili all’interno dei musei.
Il paper in questione è “Getting On (not Under) the Mobile 2.0 Bus: Emerging Issues in the Mobile Business Model“, realizzato da Allegra Burnette, (Museum of Modern Art), Rich Cherry,(Balboa Park Online Collaborative), Nancy Proctor, (Smithsonian Institution), Peter Samis, (San Francisco Museum of Modern Art, USA).

Spesso ho mostrato alcune App davvero notevoli che trasformano lo smartphone in uno strumento utilissimo durante la visita in museo: ovviamente il discorso legato al mobile “dentro” al museo è vastissimo e il paper ha il merito di affrontare il tema con una ampio raggio d’analisi, analizzando le criticità di hardware, software, produzione di contenuti e business model.

This paper draws on recent case studies at SFMOMA, MoMA, Balboa Park, the Smithsonian and learnings from other mobile projects around the world to consider museums’ options in response to these challenges and the new business models that are emerging for mobile platforms:

1. Digital retail (app/download sales)
2. Freemium (e.g. in-app sales)
3. Donations (e.g. by text message)
4. Subscription content (e.g. iPad catalogues, magazines)
5. Sponsorship and ad-supported content
6. Monetizing data from mobile social media
7. Providing devices for blockbusters in the BYOD economy
8. Using mobile to support membership and other revenue channels

We will discuss the macro and micro impact of mobile technology on museum business today; the economics, including costs, financing, benefits, return on investment, and opportunity costs; and the risks of being both on and under the mobile 2.0 bus.

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Recentemente ho ricevuto alcune mail che chiedevano delucidazioni sull’utilizzo di device mobili in gallerie e musei, o su applicazioni per iPhone, iPod, iPad, e per dispositivi con Android. 
Non sono certo un tecnico, ma questa corsa al mobile è giustificata dalla crescita spaventosa del traffico web via smartphone, come riporta anche in questi giorni Repubblica:

L’80 per cento delle persone che nei prossimi dieci anni useranno Internet si collegheranno esclusivamente attraverso un dispositivo portatile (Affari&Finanza)

Per quanto riguarda i musei il discorso andrebbe analizzato partendo dalla tipologia di contenuti condivisi in mobilità e dalla loro efettiva accessibilità.
Un altro aspetto interessante da approfondire è quello relativo all’evoluzione delle audioguide, o comunque ai dispositivi di cui il museo è dotato e delle loro prospettive future.

Conoscete qualche realtà museale italiana che sta facendo progetti interessanti in questo senso?

Io vi propongo di seguito alcune delle soluzioni proposte all’ultima conferenza Museums & Web 2010, e vi anticipo l’evento per professionisti museali che si terrà a marzo 2011, Digital Discovery: Mobile Interpretation, Augmented Reality and iPhone Apps.

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Social media e “universo mobile” sono due ambienti in continua evoluzione, soprattutto per quanto riguarda la reciproca contaminazione.

Ho scoperto da poco che esiste una preziosa risorsa che propone approfondimenti, paper, podcast, e altre risorse interessanti per l’ambito museale:

Museummobile

MuseumMobile.info

All’interno della piattaforma è presente anche uno spazio wiki di collaborazione per futuri progetti mobili. I contributors attuali li trovate qui, e sono nomi di tutto rispetto!

It is a free public wiki and continues to grow as a repository for resources, best practice, and conversation about mobile interpretation and technologies for museums and cultural sites.

Una curiosità: sapete chi è a capo del progetto MuseumMobile?

Nancy Proctor, attuale Head of New Media in the Smithsonian American Art Museum.

In precedenza vi avevo già presentato altre figure nell’ambito nuovi media & musei (vedi > Curator of new media).

Ormai mi sono già laureato, ma una tesina che analizzi l’evolversi di queste nuove figure relative ai nuovi media all’interno di musei ed istituzioni culturali sarebbe veramente interessante da realizzare: potrebbe essere un’idea per qualche studente di scienze della comunicazione che legge questo blog.

Da dove iniziare? Intanto leggendo il CV di Nancy, davvero notevole e con un po’ di Italia all’interno.

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annefrank.org

Oggi vi segnalo ben 19 case studies che affrontano il tema dei new media applicati ai musei: tutte queste risorse si trovano nella pagina dedicata all’interno del blog Museum Media.

Si va dalla presentazione dei progetti di Museo Picasso 2.0 e Handheld Guide Survey and the AANM fino a Anne Frank virtual museum e MoMA WIFI and Smarthistory.

Vale davvero la pena perdere un po’ di tempo navigando tra queste risorse: ovviamente non tutte sono brillanti ma l’insieme delle esperienze testimonia la vitalità dell’intreccio new media & cultural institutions e le sue ampie possibilità di sviluppo.

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Ho già parlato in altri post delle audioguide museali, e di come la loro evoluzione si intersechi con la nuova tecnologia mobile. Oggi poi, ho scoperto questo sito: learningtimes


Questa la presentazione del progetto:

The Museum Handheld Survey stemmed from conversations at a recent handheld guide conference – the Handheld Conference Online, organized by Learning Times – where we were struck by the museum community’s desire to foster further collaborations and to share experiences and best practices on a national and international level.

Questo, invece il sito web della conferenza Handheld Conference Online 2009, che si è tenuta il 3 giugno e da cui è tratta la ricerca.

Ci vuole tempo per spulciarla bene, ma intanto io vi posto le slide.

Buona lettura!

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museum-id_magazine

Vi segnalo 4 “study day” per il 2010 che sembrano molto interessanti, tutti realizzati in collaborazione da Museum-ID:

Per quanto riguarda “Digital Discovery”, relativo al futuro delle audioguide, questa è la presentazione:

Join a small group of museum professionals to discover how to deliver inspirational and integrated interpretation through a range of handheld devices. We’ll be examining leading-edge multimedia devices and interpretation delivered both as an in-gallery experience on iPod Touches and as a downloadable App from the iTunes App Store.

Qua trovate gli incontri avvenuti nel corso del 2009.

Inoltre, è appena stato pubblicato il 3° numero della spettacolare rivista Museum-ID.

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mobile_museum_app

Guardate il video della “Metro Paris App“.

Le possibilità offerte da questo strumento in campo museale sono notevoli. La pensa così anche Kyle Jaebker:

For museums this technology could provide a new experience for a visitor. Not only could they see the wonderful works of art but it would allow them to view more information about each work just by pointing their cell phone camera (KJ)

Torniamo a parlare così di audio/video guide multimediali.

Il dibattito è aperto: stimolanti strumenti d’approfondimento informativo o semplici giocattoli d’intrattenimento?

Dite la vostra!

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BklynMuse: Going Mobile with a Gallery Guide Powered by People

BklynMuse: Going Mobile with a Gallery Guide Powered by People

Grazie alla tempestiva (e gradita) segnalazione di Carlotta vengo a conoscenza della nuova audio/video guida targata Brooklyn Museum.

Il progetto è davvero interessante, anche perchè è molto  UGC (User Generated Content) oriented.

Today, we are launching BklynMuse, a gallery guide that is designed to complement the more structured museum experience.  In its most basic form, it’s a community-powered recommendation system for the objects that are on display here.

As visitors move through the galleries, they can recommend objects to other visitors.  Based on the  recommendations you give it, this muse will crunch the collective data and present other suggestions for you as you move from room to room.

Trovate tutte le specifiche, con tanto di screenshot esplicativi, all’interno del blog del museo.

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museum

Sul Corriere di ieri (25 ago 2009) era presente un articolo di Arturo Carlo Quintavalle dal titolo: “Contro le audioguide che spengono lo sguardo nei musei”.

L’articolo è molto specifico e davvero interessante, ma può dividere e creare dibattito. Che ne pensate?

Contro le Audioguide che spengono lo sguardo nei musei

Contro le Audioguide che spengono lo sguardo nei musei

L’articolo lo potete trovare qui.

Ci tengo a ringraziare Francesco per la segnalazione.

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