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Posts Tagged ‘The commons’

buildAR

L’incontro Common Groud tenutosi recentemente a Sydney (di cui vi avevo già parlato in un precedente post), è stato l’occasione per presentare un’applicazione che mescola la cosiddetta realtà aumentata con l’attività 2.0 del museo, in modo davvero brillante.

Ho già scritto diversi post relativi all’intensa attività online del Powerhouse Museum di Sydney e precisamente sulla loro massiccia presenza fotografica all’interno del progetto The Commons su Flickr: bene, questo loro materiale è stato riutilizzato da Rob Manson e Alex Young per creare un’applicazione di Augmented Reality.

In che modo?

I due hanno caricato 400 immagini storiche di Sydney prese dall’archivio Commons del museo come POIs (pubblici punti di interesse): in questo modo, girando per Sydney e puntando la camera del nostro device è possibile vedere in tempo reale le immagini di come era quel luogo anni e anni prima, ricevendo anche molte informazioni direttamente da Flickr o dalle schede del museo.

buildAR_2

We’re in the process of creating layers for a lot of people at the moment and another great example is with the Powerhouse images that were released into the Flickr Commons. We loaded over 400 of these images as public POIs so now you can wander around Sydney with your phone and see beautiful historic images of the local area around you. You can then just tap on the POI/photo and you get the option to go directly to the Flickr page for that image, or even better straight to the Powerhouse page with all the historic information and the original image.

Potete leggere l’intervista realizzata da Seb Chan ai creatori dell’applicazione e del Mobile Reality Browser Layar, qui.

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Il 2 e 3 ottobre 2009 le istituzioni presenti su Flickr The Commons (ho già spiegato questo progetto in altri post) proietteranno  all’interno dei propri spazi espositivi le foto più votate dagli utenti, attraverso un’unica  slideshow.  Se avete un account Flickr c’è ancora qualche giorno per votare le vostre immagini preferite.

Il progetto intitolato “Common Ground – The global Flickr Commons Meetup October 2&3” sarà un’occasione d’incontro tra la comunità globale di flickr e le realtà locali vicine ai vari musei: inoltre è un modo per ringraziare tutti gli utenti che hanno taggato, commentato, visto e annotato le immagini pubblicate.

Common_Ground

La curiosità è che questo progetto di scala mondiale è nato da scambi di mail tra prestigiose istituzioni mondiali: precisamente l’idea è venuta a Shelley Bernstein (Brooklyn Museum), Ryan Donahue (George Eastman House) e Paula Bray (Powerhouse Museum).

Ennesimo esempio di quello che può portare un onesto, intenso e informale scambio di idee e progetti tra varie istituzioni: leggendo gli obiettivi di Common Ground si capisce subito la passione e la voglia di utilizzare le possibilità del Web per diffondere e accrescere la conoscenza.

Common Ground is challenging the notion of the museum professional selecting images to show the public. The aim of Common Ground is to have the community-curated slideshow seen by as many people as possible even after the event is over. We want this to be available for other purposes too – it will be able to be downloaded and used by teachers and others after Common Ground is finished.

Come abbiamo già visto per il progetto Democracy, sono sempre di più le iniziative che stimolano l’utente alla partecipazione con i contenuti museali.

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Powerhouse Museum > Homepage

Powerhouse Museum > Homepage

Dopo un brevissimo periodo di ferie, sono di nuovo qui e vi segnalo una bella presentazione realizzata da Paula Bray del Powerhouse Museum relativamente all’utilizzo di Flickr “The Commons“.
L’utilizzo di Commons da parte del PhM rappresenta un caso di successo e un esempio di condivisione di contenuti nel Web.
Maggiori dettagli sulla presentazione sul sito di MW 2009.
View more documents from Paula Bray.

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George P. Hall & Son > Brooklyn Bridge (1905)

George P. Hall & Son > Brooklyn Bridge (1905)

Nel corso dell’estate 2008 anche un altro prestigioso museo ha deciso di partecipare a The Commons di Flickr.

Il George Eastman House è il più vecchio museo fotografico del mondo e uno dei più prestigiosi centri per la conservazione della fotografia.

Le prime immagini inserite risalgono al periodo tra il 1890 e la prima guerra mondiale: eventi politici europei e orientali, i primi dagherrotipi scattati a Boston per finire con i primi autocromi, il primo metodo per ottenere foto colorate, inventato dai fratelli Lumière nel 1904.

Come sempre vi ricordo che per gli scatti raccolti in The Commons c’è la possibilità si scaricare le immagini in varie definizioni.

Cliccando sull’immagine sottostante potrete andare direttamente ad una slideshow che mostra la Grande Mela nei primi anni del ‘900.

Culver Terminal

Culver Terminal

Questa è una breve presentazione dello studio che realizzò gli scatti.

George P. Hall & Son was a commercial photography studio that operated out of Manhattan from 1886 through 1914. The studio produced views of New York City at the turn of the century.

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Flickr > The Commons

Flickr > The Commons

Questo progetto culturale, creato il 16 gennaio 2008, desidera mostrare al pubblico i tesori nascosti negli archivi fotografici pubblici di tutto il mondo, contando proprio sulla partecipazione del pubblico stesso per accrescere la conoscenza.

The Commons consente ai musei, e alle istituzioni culturali in generale, di aumentare le informazioni sul materiale pubblicato, grazie alla condivisione degli utenti. In sostanza quindi gli obiettivi generali del progetto sono:

  • Incrementare l’accesso alle raccolte fotografiche pubbliche presenti nel social network Flickr
  • Offrire un modo al pubblico per contribuire con informazioni e conoscenza

Ma in che modo può partecipare il pubblico?

Semplice, il modo migliore per partecipare è aggiungere un tag o due alle foto visualizzate e, se l’utente ha conoscenze particolari sul soggetto, può aggiungere un commento alle fotografie. Il progetto è davvero sorprendente e ha il merito di voler dare visibilità a moltissime immagini magari stipate dentro qualche magazzino museale: inoltre (e questa è la componente 2.0) queste immagini saranno arricchite dalle informazioni degli utenti, aiutando così esperti e studiosi nel diffondere la storia delle fotografie.

Nonostante il progetto sia partito solo nel gennaio 2008 diverse realtà culturali stanno già partecipando molto attivamente, tra le quali: The Library of Congress, Powerhouse Museum Collection, Brooklyn Museum, Smithsonian Institution, Bibliothèque de Toulouse, George Eastman House.

Prossimamente approfondirò alcune di queste esperienze .

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